Gli autori affrontano la faticosa impalcatura del disturbo psicotico, ricondotto alla struttura profonda di personalità, nell’intenzione di ampliare il campo della psicodinamica immaginativa. Le tecniche del Reve-Eveillé (sogno in stato di veglia) permettono di indagare gli intimi sconvolgenti processi di chi ha perso il contatto con il proprio io e persino dubita di averne uno, di ricostruire, come per esempio nei casi di psicosi paranoide, un mondo ridotto a un’incongruenza caotica.